AlpFrontTrail_day_2_Credits_Philipp_Reiter

Dogna, 7 ottobre 2020 – L’AlpFrontTrail è proseguito mercoledì con la seconda giornata. La tappa lungo il confine italo-sloveno dal Rifugio Solarie di Drenchia a Dogna ha messo alla prova i partecipanti provenienti da diversi Paesi, non soltanto per la sua lunghezza di 115 chilometri e il dislivello superiore ai 9000 metri. Una pioggia battente nelle prime ore della mattina ha complicato ulteriormente le condizioni della corsa lungo il fronte e il confine storico in occasione del centenario dell’annessione dell’Alto Adige all’Italia, avvenuta il 10 ottobre 1920.

Se per i partecipanti all‘AlpFrontTrail è importante mettersi nei panni dei soldati, che più di cent’anni fa combatterono duramente nelle zone di confine tra l’Italia e l’Impero asburgico, mercoledì hanno avuto la prima vera occasione per farlo. Sotto una pioggia battente alle 4.30 il trio formato da Martina Valmassoi (Pieve di Cadore), Eva Sperger (Monaco di Baviera) e Laura Dahlmeier (Garmisch-Partenkirchen) è partito dal Rifugio Solarie in direzione Cepletischis per percorrere al freddo, nella nebbia e in parte al buio passando per Stupizza la prima frazione della tappa, di 26 chilometri circa e con un dislivello superiore ai 1800 metri.

“Ieri ho controllato più volte il radar meteo. Le previsioni erano cattive e di conseguenza anche la mia voglia di correre in queste condizioni non era granché. Poi ho pensato a come si sentivano i soldati allora, durante la Prima guerra mondiale. E allora ho capito che non ho bisogno di lamentarmi.  MI trovo bene con Martina e Laura, abbiamo potuto rispettare il ritmo e anche il programma di giornata”, ha raccontato Eva Sperger.

Appassionanti salite, ripide discese

I restanti 90 chilometri, su 7000 metri di dislivello con appassionanti salite e ripide discese passando per il Passo Tanamea, Rio Ronc, Sella Nevea e il Rifugio Luigi Zacchi sono stati suddivisi tra gli atleti maschi del team dell’AlpFrontTrail-Team. Inizialmente sono stati impegnati Tom Wagner (Graz) e Marco De Gasperi (Bormio), che hanno avuto delle condizioni meteo migliori senza però potersi fermare a riempire le borracce.  Hanno poi passato il testimone a Jakob Hermann (Werfenweng) e Hannes Namberger (Ruhpolding), mentre la frazione successiva è stata percorsa dal venostano Daniel Jung e dal sarentinese Hannes Perkmann fino al traguardo di tappa a Dogna. La piccola località in Val Canale, abitata da circa 150 persone, venne distrutta quasi interamente durante la Prima guerra mondiale

Nel corso della giornata Namberger, Hermann, Perkmann e Jung hanno inoltre visitato il “Museo della Grande Guerra di Ragogna”, dove gli atleti hanno avuto modo di conoscere le operazioni belliche e la vita quotidiana dei soldati in questa zona del Friuli durante una visita guidata.

Terza tappa da Dogna al Passo di Monte Croce a Sesto Pusteria

L’AlpFrontTrail proseguirà giovedì con la terza tappa, di 122,2 chilometri per un dislivello positivo di 7285 metri. Si partirà da Dogna e, passando per Pontebba, il Passo del Cason di Lanza e il Passo di Monte Croce Carnico, si proseguirà verso il Rifugio Sorgenti del Piave, la Malga Londa e infine il Passo di Monte Croce Comelico. Passando per la Cresta Carnica le campionesse e i campioni di trail running arriveranno alle Dolomiti di Sesto. L’AlpFrontTrail, nato da un’idea di Philipp Reiter (Bad Reichenhall) e Harald Wisthaler (San Candido), è sostenuto con impegno da partner, tra i quali Suunto e 3 Zinnen Dolomites. Sui social media l’AlpFrontTrail può essere seguito live sui canali di Suunto. Lo scopo della corsa lungoil confine è di festeggiare l’unità e la libertà dell’Europa e osservare la tragedia storica della divisione e dell’intransigenza nazionalistica.  Con la corsa lungo questa linea di confine di un tempo, le atlete e gli atleti vogliono ricordare il significato dell’unità e del patrimonio culturale comune dell’Europa.

Foto: Philipp Reiter

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