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Bolzano, 26 luglio 2018 – Il Giro delle Dolomiti 2018 è proseguito giovedì con la quarta tappa. I 700 ciclisti da 33 nazioni questa volta, dopo la partenza a Prato, hanno dovuto affrontare l’estenuante arrampicata sul passo dello Stelvio su un percorso di 24 chilometri e 1838 metri di dislivello complessivi.

Anche giovedì Daan Vermeulen ha dato spettacolo. Nella gara a cronometro da Prato al passo dello Stelvio, il belga 23enne ha battuto tutti con un tempo di 1h15’27”. All’inizio era sembrato che Thomas Gschnitzer di Vipiteno potesse contendere la vittoria al primo della classifica generale, ma a un certo punto Vermeulen lo ha raggiunto, si è incollato alla sua ruota posteriore e, per la terza volta, ha vinto una tappa del Giro delle Dolomiti 2018. Gschnitzer ha passato il traguardo Alpecin per primo, ma con un ritardo di 22 secondi sul ciclista di Gent.

“Lo Stelvio è uno dei miei passi preferiti. È molto alto, la salita è lunga, cosa che mi piace molto. Conosco Thomas Gschnitzer dalla Transalp e so quanto è forte. Quando sono riuscito a raggiungerlo, l’unico desiderio era quello di riuscire a stargli dietro. A un certo punto le mie gambe non ce la facevano più, ma ho stretto i denti e adesso sono molto orgoglioso del mio risultato”, ha dichiarato Daan Vermeulen al traguardo a 2757 metri. Dietro a Vermeulen e Gschnitzer, che partecipa solo alle ultime tre tappe e quindi al “Giro breve”, si è classificato terzo l’austriaco Philipp Schwarzl con un tempo di 1h22’26”. Nella classifica generale Vermeulen ha ampliato il suo vantaggio sul colombiano Jaime Corredor a oltre 13 minuti, mentre al terzo posto risulta il trentino Manuel Giacomelli, che è riuscito a superare Eduard Rizzi di Sarentino.

Dietl battuta per la prima volta

 

In campo femminile, giovedì la serie di vittorie di Monika Dietl si è interrotta. La tedesca ha dovuto arrendersi a due cicliste che hanno iniziato il Giro delle Dolomiti 2018 con la tappa dello Stelvio. A vincerla, è stata la bolzanina Lorna Ciacci del Team Sportler che ha completato la tratta da Prato al passo dello Stelvio in 1h 38’38″… accompagnata da nientedimeno che l’ex campione del mondo Maurizio Fondriest. Al secondo posto si è classificata l’austriaca Nora Kittel in 1h40’12”. La Dietl ha tagliato il traguardo dopo 1h42’13”. Tra le azzurre, la migliore è stata Evelyn Fissneider del Bike Club Neumarkt che è riuscita a rimanere sotto l’ora e cinquanta con 1h48’38”. Nella classifica generale, la Dietl è riuscita ad aumentare il suo vantaggio sulle svizzere Mirjam Bebi ed Esther Frei, che oggi hanno concluso la gara al quarto e quinto posto.

 

 

Il personaggio: Peter Krebs

 

Un’estate senza Giro delle Dolomiti? Per Peter Krebs è impensabile. Il tedesco sessantunenne quest’anno partecipa al Giro per la 36ª volta, con la “sua” associazione RSC Niddatal, di cui è presidente dal 1988 e quindi da tre decenni. Per venire in Alto Adige è partito dalla Germania, per la precisione dall’Assia, assieme a 27 atleti. “Quest’anno, per motivi di lavoro, non sono riuscito ad allenarmi molto. Per questo, parteciperò solo alla cronometro a squadre. Per il resto, seguo i nostri ciclisti lungo il percorso e al traguardo. Il mio itinerario preferito? La Sellaronda. Comunque, con il Giro delle Dolomiti penso di essere già stato dappertutto. Perfino a Colle”, racconta Peter Krebs. Sorridendo, si ricorda le edizioni del Giro in cui ancora non c’era il cronometraggio elettronico e, quindi, i partecipanti all’arrivo dovevano timbrare un cartellino: “Una volta non siamo riusciti a vincere la classifica a squadre perché uno dei nostri si è dimenticato di timbrare. Eppure era salito fino in cima. Ma a quei tempi era così.”

 

Peter Krebs è talmente legato al Giro delle Dolomiti che, quest’anno, appoggia il direttore del comitato organizzatore Simon Kofler come sponsor. Con la sua agenzia di pubblicità e grafica, l’imprenditore ha messo a disposizione gratuitamente brochure, banner e altro materiale promozionale. Anche il Giro delle Dolomiti è impensabile senza Peter Krebs.

 

 

Venerdì si corre la tappa sull’Alpe di Siusi

 

L’Alpe di Siusi è la protagonista della quinta tappa di venerdì 27 luglio. Il percorso vanta una lunghezza di 81 chilometri e 1615 metri di dislivello. La tratta cronometrata, invece, è più breve (11km/748m D+): dall’incrocio dell’Alpe di Siusi fin sull’altipiano con una salita media dell’8 percento. La strada dell’Alpe di Siusi rimane chiusa al traffico dalle 9:00 alle 11:30. La gara parte alle 8:00 dalla Fiera di Bolzano, per proseguire via Prato all’Isarco (8:29), Campodazzo (8:43) e S. Antonio (9:13) fino a Siusi (9:38). Poco dopo inizia la tratta cronometrata. Il ritorno alla Fiera di Bolzano (12:23) è previsto via Prato all’Isarco (12:02).

 

 

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