Nova Levante, 12 settembre 2025 – L’estate ci sta lentamente lasciando, ma questo non significa che sarà improvvisamente inverno nella regione turistica Carezza Dolomites. Anche a fine estate e inizio autunno il comprensorio escursionistico ai piedi del Catinaccio e del Latemar conquista con mete panoramiche per le escursioni di grandi e piccini, sia a piedi che in mountain bike. Di seguito abbiamo sintetizzato cinque delle gite più amate.
La prima escursione è perfetta per una gita in famiglia. Sebbene copra una distanza di 22 chilometri compresi i viaggi in funivia, il Re Laurin Tour ha soli 290 metri di dislivello e un percorso a piedi di 7,5 chilometri, è affrontabile senza grossi sforzi e passa per i luoghi più amati del comprensorio escursionistico Carezza Dolomites. Tra i pezzi forti c’è anche il giro del Lago di Carezza, che con le sue varie tonalità di blu è sempre un piacere per gli occhi e l’anima.
Il Giro del Catinaccio, invece, non è particolarmente adatto alle famiglie, bensì a escursioniste ed escursionisti ambiziosi. È indifferente se si ambisce a percorrere il giro corto o il giro lungo: in ambo i casi è necessario avere un passo sicuro e non soffrire di vertigini. Ciò che possono garantire entrambi i Tour attorno a uno dei massicci alpini più belli nel cuore delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO, è un panorama mozzafiato.
In ferrata prima della prima neve
Anche le ferrate sul Catinaccio sono pensate solo per gli amanti della montagna dal passo sicuro. E ce ne sono ben tre: una sulla Roda di Vaèl (2806 m s.l.m.), una alla Punta Masaré (2585 m s.l.m.) e una al Passo Santner (2745 m s.l.m.). Le persone interessate dovrebbero informarsi preventivamente e in modo dettagliato sulle difficoltà. Le tre ferrate sono amate sia dai turisti dell’arco alpino sia dalla popolazione locale: finché non c’è neve, sono delle mete perfette per una gratificante escursione in montagna anche a fine estate e inizio autunno.

Tra i suoi highlight Carezza Dolomites annovera anche l‘escursione attraverso il Labirinto del Latemar. Si tratta di un groviglio di massi, che si depositarono in seguito a un’antica frana. Si passa tra bizzarre formazioni rocciose, strette gole e passaggi di pietra e in alcuni tratti bisogna aiutarsi con le mani. Il tutto abbinato a panorami mozzafiato: il Latemar sembra a portata di mano e la vista sul Catinaccio è incredibile. L’escursione parte e termina al Passo Costalunga, a 1752 metri sul livello del mare. Il percorso è di 8,6 chilometri con poco più di 400 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa.
Naturalmente non possono essere penalizzati i mountain biker più piccoli. Proprio per loro alcuni anni fa è stato realizzato il Carezza Trail, un bike park di 4,6 chilometri con curve paraboliche, piccoli ponti e salti molto apprezzato da bambini e ragazzi. Ma non lascia indifferenti nemmeno i biker adulti che si sentono giovani nel cuore. Le cinque gite a Carezza Dolomites, dunque, confermano che in Val d’Ega accade sempre qualcosa e ce n’è per tutti i gusti.
Comments