Watschinger_Waltraud_Bergzeit_ora_in_montagna_09_06_2019_Credits_Armin_Huber

Sesto, 10 giugno 2019 – Chiunque nelle prossime settimane ammirerà la Meridiana dei Monti di Sesto all’ora piena, assisterà a uno spettacolo naturale. Infatti, le vette di Cima Nove, Cima Dieci, Cima Undici, Cima Dodici e Cima Uno inizieranno a brillare a seconda dell’ora. La cosiddetta “ora in montagna” è stata inaugurata la domenica di Pentecoste con un tradizionale “Frühschoppen”. Inoltre, la banda musicale di Sesto ha suonato la prima della marcia “Sextner Bergsteigermarsch” di Klaus Tschurtschenthaler. L’evento ha fatto parte delle festività in occasione dei 150 anni dalla prima ascensione della Punta Tre Scarperi e della Cima Grande da parte di Paul Grohmann, Franz Innerkofler e Peter Salcher.

La popolazione di Sesto continua ad identificarsi con la Meridiana dei Monti di Sesto. Non c’è da meravigliarsi quindi, che la domenica di Pentecoste hanno assistito numerosi alle festività presso la Casa Sesto. L’idea di illuminare le vette della Meridiana dei Monti di Sesto grazie all’installazione di specchi, è sempre di una cittadina di Sesto, ovvero Steffie Rogger, oste al Rifugio Pian di Cengia.

“Ho letto un articolo di un paesino in Norvegia, dove l’inverno il sole non arriva e che viene illuminato con degli specchi. Ho pensato, che questa potrebbe essere un’idea molto particolare per le nostre montagne in occasione dei 150 anni dalla prima ascensione della Punta Tre Scarperi e della Cima Grande. Due valori molto importanti nella fase di realizzazione per me erano la coscienza del nostro valore e l’autenticità. Non dobbiamo fingere. Non abbiamo bisogno di artificiosità. Se diamo valore a quello che abbiamo davanti a noi, se ci comportiamo così come siamo oggi, è una cosa preziosa e bellissima”, ha spiegato Steffie Rogger, che ha dato molto valore anche alla sostenibilità. Infatti, tutti i materiali impiegati verranno smontati e riutilizzati per un ulteriore scopo. Il progetto è stato pianificato dalla ditta svizzera Lumena, mentre il soccorso alpino e la scuola alpina di Sesto hanno eseguito l’installazione, che è stata tutt’altro che semplice.

Nuova Pietra del Tempo presso la Casa Sesto

Hell_Ulla_Watschinger_Waltraud_Rogger_Steffie_Zeitstein-pietra_del_tempo_09_06_2019_credits_Armin_HuberIn occasione delle festività è stata rivelata anche la nuova Pietra del Tempo di Arno Dejaco. Questa meridiana di roccia dolomitica è stata costruita all’interno di un piccolo parco presso il centro congressi della Casa Sesto. “La Pietra del Tempo ci mette di fronte all’enorme estensione dell’evoluzione della Terra, all’apparente infinito e alla nostra minuscola esistenza. Il tempo è tutta la nostra materia prima. Nessuno lo potrà mai possedere eppure esso appartiene a tutti noi”, è stato citato Dejaco, che non ha potuto assistere personalmente all’inaugurazione.

Sul piazzale delle feste accanto alla Casa Sesto la Banda musicale di Sesto ha invece eseguito la prima della marcia “Sextner Bergsteigermarsch” di Klaus Tschurtschenthaler.

“La giornata di oggi è stata un preludio più che riuscito in occasione delle festività dei 150 anni dalla prima ascensione della Punta Tre Scarperi e della Cima Grande. Nelle prossime settimane ci saranno numerose iniziative. Tra poco più di due settimane, infatti, viaggeremo tra i libri di vetta. Il 18 luglio organizziamo il peak-nic con vista, mentre il 21 agosto ricordiamo la prima ascensione della Grande Cima. Sesto è un paese che vanta una lunga tradizione alpinistica. Questa eredità la vogliamo passare anche alle prossime generazioni”, ha spiegato Waltraud Watschinger, presidente dell’Associazione Turistica Sesto.

Ulteriori informazioni: www.sesto.it

 

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