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Riva del Garda, 11 ottobre 2020 – Hanno vissuto la giornata più impegnativa dal punto di vista climatico oggi, domenica, i partecipanti dell’AlpFrontTrail che hanno percorso la terzultima tappa. Dal Rifugio Larici il team internazionale ha percorso, tra vento gelido, nevicate e forti piogge, i quasi 140 chilometri con 6700 metri di dislivello fino a Riva del Garda.

Vestirsi in modo pesante e impermeabile è stata la parola d‘ordine di domenica per i partecipanti dell’AlpFrontTrail. Così è stato anche per la prima frazionista Laura Dahlmeier (Garmisch-Partenkirchen), accompagnata dall‘organizzatore Philipp Reiter (Bad Reichenhall) nelle prime ore del mattino sul tratto lungo 38 chilometri, con 1200 metri di dislivello, dal Rifugio Larici verso Luserna in “condizioni apocalittiche con un vento gelido e forti nevicate”, come ha dichiarato Reiter.  Arrivati a Luserna, dove ancora oggi vivono i cimbri, una minoranza linguistica che parla un idioma di origine bavarese, il testimone è passato a Ina Forchthammer (St. Johann), Eva Sperger (Monaco di Baviera) e Tom Wagner (Graz) – che si sono ritrovati in condizioni altrettanto complesse.

Il trio ha percorso i circa 35 chilometri, su un dislivello di 1900 metri, verso Lastebasse e Forcella Valbona raggiungendo infine Posina. È seguita la frazione con maggiore dislivello, intrapresa da Hannes Perkmann (Sarentino) e Marco De Gasperi (Bormio) fino a Raossi. Poco più lunga di 30 chilometri è stata anche l’ultima frazione di giornata percorsa da Jakob Hermann (Werfenweng), Hannes Namberger (Ruhpolding) e Daniel Jung (Val Venosta), che sono passati per Chizzola e Loppio per arrivare al traguardo a Riva. Al termine di nessun’altra tappa dell‘AlpFrontTrails i 10 specialisti di trail running sono stati così felici di farsi una doccia e bere qualcosa di caldo come dopo la terzultima.

La prima vittima civile dopo l’entrata in guerra dell’Italia morì a Luserna

Museum_Lusern_museo_Luserna_AlpFrontTrail_stage_6_11_10_2020_Credits_WisthalerDomenica il momento clou dal punto di vista culturale è stato la visita guidata al Centro Documentazione di Luserna. Questo museo ha delle sezioni dedicate alla storia e alle tradizioni dei cimbri, alla Prima guerra mondiale, alla fauna dell’Alpe Cimbra e ai siti fusori dell’Età del bronzo. “La visita guidata tenuta dal vicesindaco Luigi Nicolussi Castellan, è stata veramente istruttiva. Da un lato, perché abbiamo potuto scoprire molte cose sulla minoranza cimbra. Dall’altro perché anche qui hanno infuriato gli orrori della guerra. Per esempio, durante il primo conflitto mondiale, dopo che l’Italia dichiarò guerra alla monarchia asburgica il 24 maggio 1915, a Luserna morì il primo civile in seguito a una bomba, ossia la sedicenne Berta Nicolussi Zatta”, ha raccontato Harald Wisthaler (San Candido), che ha fatto nascere l’AlpFrontTrail assieme a Philipp Reiter.

Per Wisthaler e Reiter è importante che nella corsa sul confine non ci si immerga solo nella storia di allora, ma che da quello che avvenne in quei tempi bui si possa imparare qualcosa per l’oggi. “Quando vediamo la Gran Bretagna uscire dall’UE, che in seguito alla crisi migratoria del 2015 o quest’anno nel mezzo della pandemia di coronavirus nel giro di poche ore sono state messe di nuovo delle frontiere ovunque in Europa, già questo è uno sviluppo che ci dà da pensare. In fondo con l‘AlpFrontTrail vogliamo festeggiare l’unità e la libertà in Europa e, non da ultimo, nell’Euregio”, affermano Wisthaler e Reiter.

Da Riva del Garda al Passo Tonale

Preparativi_Vorbereitungen_stage_6_AlpFrontTrail_11_10_2020_Credits_WisthalerL’AlpFrontTrail, che può essere seguito sui social media attraverso i canali del partner Suunto, proseguirà lunedì con la settima e penultima tappa. Da Riva si salirà al Passo del Ballino, si raggiungeranno Borgo Lares, Lagomago e poi Vermiglio e infine si arriverà al Passo Tonale. La tappa è lunga 105,5 chilometri per un dislivello positivo di 4625 metri. Oltre a Suunto anche 3 Zinnen Dolomites è partner della corsa lungo il confine, la cui prima tappa è iniziata martedì a Grado.

Foto: Harald Wisthaler & Philipp Reiter

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