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Sesto, 26 giugno 2023 – Tutto ha ruotato attorno alla combinazione tra alpinismo e parapendio sabato a Sesto, all’edizione 2023 della Vertical Arena. Sono intervenuti l’alpinista Simon Gietl e il parapendista professionista Aaron Durogati che hanno affascinato i numerosi spettatori e le altrettanto numerose spettatrici.

Portrait_Simon_Gietl_Vertical_Arena_2023_Credits_WisthalerSimon Gietl, alla sua seconda partecipazione alla Vertical Arena, ha incentrato la sua esposizione sulla sua avventura “North 6”. Assieme allo svizzero Roger Schäli nell’autunno del 2021 il 38enne pusterese aveva salito, una dopo l’altra, le classiche pareti nord delle Alpi: Petit Dru (3.733 m), Grand Jorasses (4.208 m), Cervino (4.478 m), Eiger (3.967 m), Piz Badile (3.308 m) e la Cima Grande di Lavaredo (2.999 m).

I due avevano percorso il tragitto tra una cima e l’altra in bicicletta, quindi con le proprie forze e senza assistenza motorizzata. Inoltre da alcune cime erano volati a valle in parapendio, quando il meteo lo aveva permesso. Così, nei 18 giorni passati tra le pareti nord avevano accumulato circa 1100 chilometri in bicicletta con 31.000 metri di dislivello in salita e quasi 30.000 in discesa.

Ritorno alle radici

“In pratica Roger e io siamo tornati alle radici. Nel 2009 mi aveva chiesto se lo volevo accompagnare in un progetto sulle Tre Cime. Allora aveva salito ciascuna delle sei pareti con un partner di cordata diverso. Questa volta, invece, abbiamo affrontato assieme tutta l’avventura. È stata un’esperienza fantastica, per la quale ho iniziato ad andare in parapendio perché poco dopo aver accettato la proposta di Roger, mi sono reso conto di non saper volare”, ha raccontato Gietl e ha strappato un sorriso del pubblico con i suoi modi simpatici.

“Anche andare in bicicletta ha iniziato a piacermi alla fine del progetto”, ha proseguito Gietl, che ha trovato la sua vocazione nell’alpinismo e che continua a ritenere le Dolomiti le “montagne più belle del mondo”. In seguito è stato proiettato il film “North 6” di Frank Kretschmann e Tom Dauer, con cui gli spettatori presenti hanno potuto farsi un’idea del progetto riuscito.

Da versanti a picco per 6000 metri

Portrait_Aaron_Durogati_Vertical_Arena_2023_Credits_WisthalerAaron Durogati aveva iniziato ad andare in parapendio da bambino. Da ragazzo il meranese era stato uno sciatore provetto e aveva partecipato anche a gare. Ma il volo era rimasto il suo più grande sogno e Durogati voleva diventare parapendista professionista. E lo sportivo, oggi 37enne, l’ha raggiunto. Nel 2012 si era laureato campione del mondo in Colombia. “Dopo questo successo mi è stato chiaro che volevo allontanarmi dalle competizioni e cercare più avventure”, ha affermato Durogati alla Vertical Arena di Sesto.

Lo scorso anno Aaron Durogati è partito per una vera e propria avventura in Pakistan. Per sei settimane ha esplorato il Karakorum – una tra le catene montuose più alte al mondo. “Dato che le località, come per esempio Karimabad, sono relativamente in basso, a circa 2000 metri di altitudine, si vedono le ripide pareti rocciose innalzarsi verso il cielo fino a 6000 metri. È impressionante”, ha affermato con entusiasmo Durogati.

Un nuovo record asiatico nel volo a lungo raggio

Tra le maestose montagne del Karakorum con i tre accompagnatori Fabi Buhl, Will Smith e Jake Holland l’altoatesino ha affrontato alcune impressionanti combinazioni Ski & Fly, voli combinati a entusiasmanti discese sugli sci. Ma non solo: con 312 chilometri di volo in dieci ore e mezza Durogati ha stabilito un nuovo record asiatico nel volo a lungo raggio. “Nel farlo sono passato anche dal Rakaposhi, alto 7800 metri. E questo, nonostante il giorno prima mi fossi infortunato alla schiena durante un atterraggio e avessi forti dolori. Ma mi sono accorto che la mia schiena era sorretta al meglio dall’imbragatura”, così Durogati, che ha passato in rassegna anche l’esperienza a Red Bull X-Alps, a cui di recente ha partecipato per la sesta volta ed è stato il migliore azzurro in gara classificandosi ottavo.

Durogati, inoltre, ha raccontato della sua spedizione del 2019 in Patagonia, sempre accompagnato da immagini appassionanti che in alcune occasioni hanno lasciato con il fiato sospeso. Il tutto per la gioia dei numerosi ascoltatori, che hanno premiato entrambe le presentazioni con un fragoroso applauso.

Cos’è la Vertical Arena

La Vertical Arena è un forum dedicato all’alpinismo a cadenza annuale. Quest’anno si è svolta all’insegna del motto “Climb & Fly” ed è stata il coronamento della Hike&Fly Week, organizzata in relazione alle Red Bull X-Alps. Sesto è stato il penultimo “turnpoint” della spettacolare traversata delle Alpi vinta dallo svizzero Christian Maurer.

Credits: Wisthaler

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